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Figlie della stessa gabbia

E' Lunedì, che in quanto giorno della luna si sposa meglio di tutti alla scalata al successo di Moon. Non solo la bilancia ha confermato le mie sensazioni, ma è riuscita a strapparmi un porca pu[lzella] di bocca, perchè non mi aspettavo quella cifra. Non ancora almeno... Come mi ero ripromessa, comincerò a parlare delle regole e del metodo in generale.


Partirò da un paio di quesiti introduttivi, onde evitare l'effetto Scientology, in cui sciorino regole auree piovute da un cielo alieno: da dove le ho attinte? E funzionano sempre?

Non ricordo come, tra le mie mail ne arrivò una da un sito che si chiama DDC. Se sciolgo l'enigma su cosa significhi l'acronimo vien da ridere, perchè è un nome tragicamente ridicolo. L'ho sempre pensato e non nego che forse è una delle ragioni per cui la prima volta non lo presi sul serio.
Cercai davvero di seguire le regole che proponeva perchè erano sensate, e non richiedevano pillole, esercizi da contorsionista, rigore o una lista della spesa improponibile. Erano regole che andavano a scavare nell'io, nella mente, che promettevano di far cambiare il rapporto con noi stessi e col cibo conseguentemente.
Le seguii per una settimana con precisione chirurgica, senza crederci. Pensavo che in fondo bastasse applicarsi, come in tutte le cose che faccio e che di conseguenza faccio bene. In effetti ero anche un po' calata.
Ma non riuscivo ad entrare nell'ottica giusta, perchè a leggere i commenti delle altre persone del corso mi sembrava di essere in un gruppo di autosupporto per sfigate grassone (tante me insomma).
La goccia che fece traboccare il vaso fu l'incursione di un conoscente nel mio magico mondo virtuale: navigando assieme in internet capitò per caso la pagina delle mail aperta e il nome stupido di cui sopra lo fece sbellicare dalle risate, umiliandomi da morire.
Moon la tartaruga ritrasse la testa nel guscio e si disse che era una cavolata. Fine del corso.
Moon rimase a stati altalenanti comunque sovrappeso, as usual.

Questo accadeva un anno fa.
Per motivi ponderali e introspettivi conosciuti solo a me, il mio stato d'animo è cambiato. Ero diventata un deserto che bramava una soluzione come gocce di pioggia. Il caso ha fatto ricomparire una mail del corso che ricominciava, e sono tornata sul sito incriminato.
Il linguaggio era sempre lo stesso, costellato di errori grammaticali e ripetizioni, ma decisi di soprassedere.


Prima ancora delle regole è fondamentale comprendere che gli esseri umani, tranne rari casi che si contano in punta di dita, seguono determinati meccanismi mentali e fisici, molti dei quali nati in epoche antiche per salvare la specie, per quanto oggi deleteri.
Ad esempio ingerire meno cibo di quanto non ne richieda il corpo fa scattare il cervello in modalità DEFCON 1 rallentando il metabolismo aspettandosi tempi duri. Diete strette portano quindi a un minore consumo di calorie.
Per quanto riguarda la materia grigia, passiamo direttamente all'allarme rosso, perchè per certe cose noi umani siamo dei totali disastri, in grado di sabotarci da soli come pochi.

Vengo da una lunga lista di diete, esercizi e frustrazioni, alternati a periodi di serenità mentale, (che guarda caso coincidono pure con i periodi in cui poi perdevo un po' di chili perchè non mi arrovellavo sul problema del peso).
Per questo motivo leggere un sito che riportava eccezionali testimonianze di dimagrimento per me era convincente fino ad un certo punto, abituata a banner pubblicitari che promettono miracoli in forma di bacche sante, 20 secondi di esercizio al mese e cibi demoniaci da evitare come la peste per perdere anni di abbuffate in una settimana. Sticazzi. Ormai non credo più a nulla, ivi comprese le mirabolanti foto del prima e dopo, che spesso celano (male) una stupefacente quantità di Photoshop, se non sono addirittura foto invertite di ragazze un tempo magre, e poi ingrassate.

Pensavo che non funzionasse nulla per colpa mia. Per sfiga congenita, metabolismo lento, madre cuoca eccelsa, scarsa volontà e congiunzioni astrali sfavorevoli. Quand'anche un regime funzionava, finiva che una volta raggiunto un peso accettabile mi rilassassi e ricominciassi a lievitare.
Peggio ancora quando non resistevo più alle restrizioni e si scatenava il demone a nove code della fame, rastrellando ogni briciola nell'arco di chilometri. Ogni volta al punto di partenza se non peggio. Credo che molte possano ritrovarsi nelle mie stesse esperienze, magari aggravate dall'età o problemi personali che al momento non affliggono me.


Il sito diceva di non sentirsi casi particolari. Che il metodo funzionava con chiunque ci credesse e lo seguisse senza pregiudizi. Io ne avevo a valanghe la prima volta.
Due settimane fa ho fatto tabula rasa. Ho deciso che i fallimenti passati sono appunto passati e non devono influire sul presente. Pagina bianca, come ho scritto all'inizio. Ho iniziato a rileggere le prime regole, le uniche che avessi fatto in tempo a leggere prima di abbandonare, e ricominciato ad applicarle, una alla volta, sommandole ogni 3-4 giorni per non accavallare troppe cose assieme, per prendermi il tempo di abituarmi.

Per ora sta funzionando meglio di quanto sperassi, e sono convinta che stia tutto nell'approccio diverso che ho avuto. Ho provato senza pensare a tutte le volte che mi sono frantumata i denti contro la realtà dello specchio, per questo dico che è il diario di una futura ex grassa quello che sto scrivendo.

Appena riesco a ritagliarmi un paio d'ore, proseguo, che odio i post troppo lunghi. Firma aggiornata e tante grazie a me stessa.

Moon -3.1


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