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#1 Rallentare / scheda riassuntiva

Stamattina ho scoperto che alcune ragazze mi seguono su Facebook (?!), allora ho pensato che le regole potrei descriverle in maniera più schematica senza divagare sulle considerazioni personali, in modo che chi vuole consultarle possa farlo senza doversi prendere una mezza giornata di ferie.


Ripropongo quindi la prima, nonché principale: Rallentare

Nota: questa, come le altre regole, non necessita di essere applicata a una dieta o porzioni particolari, ma può essere abbinata ad entrambe se queste infondono più sicurezza.


Come fare /

1 • Per rallentare s'intende sedersi con calma a mangiare pensando esclusivamente al mangiare. Distrazioni come la televisione, libri, cellulari e simili vanno evitate, in modo da potersi concentrare esclusivamente sul mangiare, almeno all'inizio del percorso.

2 • Quando si mangia bisogna fare piccoli bocconi e masticare lentamente, anche 20 volte se necessario, in modo da assaporare effettivamente il cibo. Bisogna godersene ogni briciola, il profumo, la consistenza. Goderselo è la parola chiave.
Nel caso di cibi non adatti alla masticazione, come ad esempio lo yogurt, si può comunque assaporare lentamente quello che si sta mangiando, invece di ingurgitarne una cucchiaiata dietro l'altra. Stesso dicasi per le bevande: se ne possono fare piccoli sorsi passandoseli sulla lingua come fanno i degustatori. Prima ancora di portare cibo o bibite alla bocca si può godersene l'aroma.

3 • Soprattutto all'inizio può essere difficile ritagliarsi dello spazio mentale tra i problemi e la fretta a cui molti sono sottoposti tutti i giorni. Si deve fare uno sforzo, decidendo consapevolmente di dedicarsi una mezzora di relax, come se si andasse a farsi un massaggio. Un po' di pace durante i pasti ce lo si può concedere, perchè ce lo si merita.

Benefici /

4 • Nel corpo: normalmente il senso di fame dura una ventina di minuti. Se in questi 20 minuti si trangugia cibo, è matematicamente lampante che si assumeranno più calorie. Mangiando piano inoltre, mantenendosi concentrati sul cibo, si è anche più percettivi nei confronti dei segnali del corpo e si avverte davvero il senso di sazietà, che spesso nella foga non si sente affatto e ci si ferma solo quando si comincia ad avere mal di stomaco, e non quando si è sazi.
5 • Nella mente: gustando ogni singolo boccone si ha una reale percezione del fatto che si sta mangiando. Quando si spilucca sovrappensiero si introduce cibo senza quasi accorgersene, è un po' come se non lo si fosse fatto davvero e la voglia torna presto. Quando invece ci si sofferma sul sapore con intensità, si arriva a stufarsi di quel cibo e difficilmente se ne avrà ancora bisogno.
6 • Nello spirito: rallentare durante il pasto dilata il tempo che si dedica a questa attività. Senza distrazioni si percepisce un tempo più lungo, ci si rilassa e a volte può sembrare addirittura di aver mangiato più del solito. Da più soddisfazione e migliora di conseguenza l'umore.


Piccoli consigli personali /

7 • Iniziate con un bicchiere d'acqua. Azzittirà per un istante lo stomaco permettendovi di non tuffarvi sul cibo, e sorseggiandolo piano vi aiuterà a calmarvi.
8 • Tra un boccone e l'altro appoggiate la posata al piatto. Tenerla in mano psicologicamente porta a prendere subito un altro boccone, in qualche modo ci fa fretta. Se all'inizio vi sentite sciocche ad appoggiare la posata, perchè siete assieme ad altri, potete fare come faccio io: tergiversate.
Tra un boccone e l'altro mi verso da bere, mi sistemo i capelli, prendo un sorso d'acqua, osservo gli altri conversare, a volte tengo in mano la forchetta ma sollevata vicino la bocca. Dopo un paio di settimane per me è diventato e automatico e non ci penso nemmeno.
In ogni caso basta non farlo in maniera plateale e nessuno si porrà il problema: non state rifiutando il cibo, state solo mangiando piano. Se v'imbarazza dire che lo fate perchè è un'alternativa alla dieta potete dire che il cibo è talmente buono che ve lo volete gustare: è la verità!
9 • Se vi è possibile, cucinate. In fondo cucinare anche solo per se stessi è una coccola, un preludio al piacere del cibo e lo prolunga perchè l'attesa del piacere è essa stessa piacere, anche solo decidere come comporre un panino o un'insalata. Pensare che ci si sta preparando qualcosa che poi si potrà mangiare senza sensi di colpa è ulteriormente appagante, e sì, si può anche spiluccare mentre si cucina, in questo modo lo stomaco darà il segnale di inizio pasto e il segnale di sazietà arriverà prima, mentre voi avete passato parte di quel tempo a cucinare.

10 • Se all'inizio vi dimenticate di rallentare, o lo trovate difficile, non preoccupatevi. Non è una gara, e non è facile per molti perchè si è abituati a fare le cose in fretta. E' un'abitudine che va allenata, e se una volta non lo si fa, poco male, si riprova la volta dopo.


Il rallentare è una questione mentale. Quindi keep calm e godiamoci questo benedetto cibo.
Se s'impara ad apprezzarlo con calma smetterà di essere una tentazione contro la quale bisogna combattere consumando energie mentali e forza di volontà, non sarà più il fulcro di preoccupazioni giornaliere ma diventerà un piccolo piacere di contorno alla vita.

Moon [-4.1]

2 commenti:

  1. questo significa usare la testa, brava! Ottimi consigli, meglio di un dietologo...complimenti

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    1. grazie :) ormai è passato un anno da quando iniziai, e onestamente negli ultimi 4-5 mesi ho completamente smesso di pensare a cosa devo mangiare. dopo Natale ho ripreso (lol) qualche chilo, ma sto già ristabilizzandomi. In pratica in un anno ho perso 10 e mi son stabilizzata a -8, quindi è un risultato ottimo per me. Di norma con le diete magari perdevo anche 7kg, ma tempo 2 mesi li ripigliavo. Ho deciso che ad aprile ricomincerò a leggere il mio stesso diario, per rinfrescare la memoria, che non fa mai male :)

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-10kg senza dieta ♥ i miei risultati